Salvini sul blocco del ddl stupri: "Vogliamo evitare vendette"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Salvini blocca tutto: “Vogliamo evitare vendette”

Matteo Salvini

Il blocco di Salvini deriva dalla volontà interna al centrodestra di evitare vendette o ripercussioni di qualsiasi tipo.

Dopo l’attacco a Macron, Salvini ha chiarito una situazione nata proprio nelle ultime ore. Si tratta di una decisione che rispecchia a pieno titolo la volontà del centrodestra, il cui scopo corrisponde ad evitare vendette o ripercussioni. Questa spiegazione è stata rilasciata durante un’intervista alla Repubblica, come riporta Open.

Matteo Salvini
Matteo Salvini – newsmondo.it

Le parole del leader leghista

Il leader della Lega si è espresso in merito al rallentamento messo in atto dal centrodestra, riguardo al ddl sugli stupri: “Vanno bloccati i ripetuti e intollerabili episodi di violenza, sacrosanto, ma bisogna lasciare meno spazio possibile alla discrezionalità“.

Aggiungendo poi: “Ho letto la norma: consenso attuale e libero… Bisogna evitare di esporre chiunque, uomo o donna, a chi si vuole vendicare di un rapporto finito male“.

Il ministro fa riferimento alle novità introdotte proprio dal nuovo ddl, il quale si basa su una formula di consenso dal significato molto più ampio. Nonostante la procedura di approvazione potesse svolgersi addirittura in data odierna, con tempistiche da record, la maggioranza al governo vuole approfondire.

Richiedendo un breve ciclo di audizioni per discutere nuovamente quanto già discusso, l’iter di approvazione del ddl stupri verrà inevitabilmente rallentato.

I dubbi sul consenso

Ad aver suscitato le maggiori perplessità, riporta ancora una volta Open, è proprio la questione legata al consenso. A questo proposito, colti alla sprovvista da questo improvviso dietrofront, l’opposizione ha dichiarato ciò: “Vogliono affossare il provvedimento“. Oltre al già citato consenso, a suscitare non pochi dubbi è anche l’attribuzione della pena ai casi di gravità minore, la cui riduzione non va oltre i due terzi. Tutte queste ombre dietro al ddl stupri, lasciano intuire che non ci sarà un secondo voto unanime, come accadde lo scorso 19 novembre alla Camera.

Leggi anche
Giorgia Meloni e FdI azzerano la sinistra grazie ad una “mappa”

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2025 9:28

Giorgia Meloni e FdI azzerano la sinistra grazie ad una “mappa”

nl pixel